I.CH.E.Art

ott 17, 2016 Off Comments in Altri progetti by


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Immersive arCHeological Experience with 3D-rendered Artworks

Il centro Scienza Nuova presenta il progetto I.CH.E.Art, sulle possibilità offerte dalle restituzioni tridimensionali di reperti archeologici per un’esperienza museale a prova di bambino!

IMG_1485Numerosi sono gli studi scientifici che indicano come l’approfondimento della comprensione e l’accrescimento della cognizione delle informazioni e dei dati passa attraverso l’esplorazione tattile. Questa è la premessa per costruire nuove forme di fruizione e valorizzazione dei beni culturali.

Noi crediamo che la possibilità di rendere tangibile l’esperienza di fruizione artistica, attraverso la stampa 3D di ambienti e oggetti dell’antichità, aiuti a renderla più concreta e memorabile. Il progetto I.CH.E.Art (Immersive arCHeological Experience with 3D-rendered Artworks) si concentra sulla riproduzione di spazi del passato come ambienti di apprendimento interattivo per la conoscenza delle civiltà antiche, mediante l’esplorazione tattile e l’esperienza “immersiva”. L’interazione, nella sua dimensione ludica ed esperienziale, stimola (anche nei più piccoli) l’interesse verso la scoperta di conoscenze che il più delle volte sono destinate a racconti intangibili o racchiuse in teche inaccessibili.

La possibilità di calarsi in una dimensione trascorsa che viene inverata dalla restituzione tridimensionale degli oggetti della vita quotidiana, seppure in cifra ironica, abbatte la barriera tra passato e presente.

Per Maker Faire 2016, l’Università Suor Orsola Benincasa, che vanta una lunga tradizione nel campo della Formazione e dei Beni Culturali, sceglie di rappresentare attraverso il progetto I.CH.E.Art uno dei siti archeologici più importanti d’Europa in epoca medievale, quello di San Vincenzo al Volturno, essendo questo uno dei cantieri in cui gli archeologi, gli storici dell’arte ed i conservatori dei Beni Culturali dell’Ateneo si formano ormai da tempo.

Grazie ai ritrovamenti di scavo, i ricercatori dell’Università hanno ricostruito in maniera puntuale un tranche de vie  che hanno definito “L’Ultima cena del monaco”, ovvero un momento della vita monastica nell’istante prima che l’Abbazia di San Vincenzo venisse distrutta.  Sulla base dei rilievi archeologici, i ricercatori del Centro di Ricerca di Ateneo “Scienza Nuova” nel contesto del progetto I.CH.E.Art curano la modellazione 3D e la restituzione della medesima ambientazione.

Per saperne di più, dai un’occhiata al catalogo realizzato per il Maker Faire 2016: Catalogo_I.CH.E.Art

Contatto: barbara.balbi@centroscienzanuova.it


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Immersive arCHeological Experience with 3D-rendered Artworks

Scienza Nuova presents project I.CH.E.Art: 3D prints of archeological finds for a childproof museum experience!

IMG_1485Numerosi sono gli studi scientifici che indicano come l’approfondimento della comprensione e l’accrescimento della cognizione delle informazioni e dei dati passa attraverso l’esplorazione tattile. Questa è la premessa per costruire nuove forme di fruizione e valorizzazione dei beni culturali.

Noi crediamo che la possibilità di rendere tangibile l’esperienza di fruizione artistica, attraverso la stampa 3D di ambienti e oggetti dell’antichità, aiuti a renderla più concreta e memorabile. Il progetto I.CH.E.Art (Immersive arCHeological Experience with 3D-rendered Artworks) si concentra sulla riproduzione di spazi del passato come ambienti di apprendimento interattivo per la conoscenza delle civiltà antiche, mediante l’esplorazione tattile e l’esperienza “immersiva”. L’interazione, nella sua dimensione ludica ed esperienziale, stimola (anche nei più piccoli) l’interesse verso la scoperta di conoscenze che il più delle volte sono destinate a racconti intangibili o racchiuse in teche inaccessibili.

La possibilità di calarsi in una dimensione trascorsa che viene inverata dalla restituzione tridimensionale degli oggetti della vita quotidiana, seppure in cifra ironica, abbatte la barriera tra passato e presente.

Per Maker Faire 2016, l’Università Suor Orsola Benincasa, che vanta una lunga tradizione nel campo della Formazione e dei Beni Culturali, sceglie di rappresentare attraverso il progetto I.CH.E.Art uno dei siti archeologici più importanti d’Europa in epoca medievale, quello di San Vincenzo al Volturno, essendo questo uno dei cantieri in cui gli archeologi, gli storici dell’arte ed i conservatori dei Beni Culturali dell’Ateneo si formano ormai da tempo.

Grazie ai ritrovamenti di scavo, i ricercatori dell’Università hanno ricostruito in maniera puntuale un tranche de vie  che hanno definito “L’Ultima cena del monaco”, ovvero un momento della vita monastica nell’istante prima che l’Abbazia di San Vincenzo venisse distrutta.  Sulla base dei rilievi archeologici, i ricercatori del Centro di Ricerca di Ateneo “Scienza Nuova” nel contesto del progetto I.CH.E.Art curano la modellazione 3D e la restituzione della medesima ambientazione.

Per saperne di più, dai un’occhiata al catalogo realizzato per il Maker Faire 2016: Catalogo_I.CH.E.Art

Contatto: barbara.balbi@centroscienzanuova.it